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CURRICOLO VERTICALE

L'orientamento è una posizione all'interno di un sistema di riferimento. Ci dice che il proprio verso, la propria direzione, la propria situazione è comprensibile solo avendo presente ciò che abbiamo intorno. Comprendere dove siamo e dove vogliamo andare sono imprescindibili nel crescere, nella vita. Crescere, potremmo azzardare a dire, è un esercizio continuo di orientamento. Cosa serve per sapersi orientare nelle “strade della vita”? Di quali competenze abbiamo bisogno per individuare la nostra strada, per fare delle scelte autonome, efficaci ed in sintonia con quel che siamo? Cosa occorre stimolare nelle nostre allieve ed allievi affinché si orientino nell’esprimere al meglio le proprie potenzialità, destreggiandosi  fra le mille comunicazioni che dal mondo gli vengono?

La capacità di operare scelte critiche nell’adolescente si realizza solo quando, neurologicamente, lo sviluppo delle sue reti neuronali lo consentono. Tale passaggio trova però la propria base nelle esperienze vissute lungo tutta l’infanzia. Esse sono fondamentali e fondanti, determinano la costruzione identitaria e quindi i modus operandi percettivo affettivi, quelli d’apprendimento e quindi della manifestazione di sé attraverso il comportamento.

Ciò rinsalda ovviamente la consapevolezza del valore dell’esperienza che passa attraverso il corpo, indispensabile nell’infanzia  e la necessità che l’apprendimento sia veicolato dalla relazione affettiva, in qualunque grado scolastico, ma offre anche ulteriori spunti per la didattica.

Il sapersi orientare nelle scelte tipiche dell’adolescenza richiede, in fondo, le medesime competenze, espanse e moltiplicate, che sono richieste nell’infanzia per orientarsi in un percorso psicomotorio proposto a scuola e che si traducono in seguito anche in capacità di creare schemi e mappe mentali e concettuali e, in ultima prospettiva, esistenziali.

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