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In questa sezione del PTOF la scuola, attraverso le sottosezioni, illustra il contesto di riferimento ed i bisogni formativi dell'utenza e descrive le caratteristiche principali e le risorse a disposizione che la caratterizzano. Il profilo dell'istituzione scolastica così definito è funzionale allo sviluppo delle successive sezioni, per definire le scelte strategiche del triennio di riferimento in un'ottica di fattibilità e coerenza e predisporre l'offerta formativa.


SCUOLE DELL'INFANZIA


Competenze di base attese al termine della scuola dell'infanzia in termini di identità, autonomia, competenza, cittadinanza.

Il bambino:

  • riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli stati d'animo propri e altrui;
  • ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente fiducia in sé, è progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto;
  • manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l'ambiente e le persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti;
  • condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici;
  • ha sviluppato l'attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e morali;
  • coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza.

SCUOLE PRIMARIE

Lo studente:

  • ha acquisito una padronanza della lingua italiana che gli consente di comprendere enunciati e di raccontare le proprie esperienze in modo adeguato; è in grado di sostenere una comunicazione essenziale in lingua inglese;
  • ha appreso un patrimonio di conoscenze e nozioni di base che gli permettono di ricercare nuove informazioni in modo autonomo, anche con l'utilizzo consapevole delle nuove tecnologie;
  • ha imparato a utilizzare le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a problemi reali;
  • ha acquisito consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti; utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse identità e le tradizioni culturali e religiose; rispetta le regole condivise e collabora con gli altri per la realizzare un'attività comune.

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione

  • Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni.
  • Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un'ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità.
  • Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

Nel rispetto delle peculiarità che caratterizzano i tre ordini di scuola, l’insegnamento è caratterizzato da un approccio didattico fondato sulla multidisciplinarietà, pur ponendo la massima attenzione alla specificità dei diversi ambiti disciplinari.

I percorsi didattici afferenti ai campi di esperienza nella scuola dell’infanzia ed agli ambiti disciplinari nella scuola primaria e secondaria, nel perseguire conoscenze ed abilità specifiche, concorrono programmaticamente all’acquisizione degli apprendimenti trasversali che costituiscono le competenze chiave per l’apprendimento permanente.

Il Collegio dei Docenti ha elaborato il Curricolo verticale di Istituto, il documento programmatico che delinea il percorso didattico previsto per l’intero percorso scolastico di ciascun alunno, dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola secondaria di I grado.

Il Curricolo verticale, finalizzato all’acquisizione delle competenze chiave attraverso il raggiungimento dei traguardi di sviluppo indicati in precedenza, è articolato per ciascuna disciplina in obiettivi specifici (conoscenze ed abilità) afferenti a ciascun obiettivo di apprendimento previsto nelle Indicazioni Nazionali.

Il Collegio dei Docenti, nelle sue diverse articolazioni e commissioni, è impegnato nella revisione costante del Curricolo, sulla base degli esiti didattici e ponendo particolare attenzione a:

Definizione degli obiettivi minimi di apprendimento

Controllo della coesione e della linearità di sviluppo tra gli obiettivi didattici dei diversi ordini di scuola, con particolare riferimento ai curricoli delle classi “ponte”

Definizione degli strumenti, della modalità, dei criteri e dei tempi di monitoraggio dello sviluppo delle competenze.

In accordo con le linee di indirizzo deliberate dal Consiglio di Istituto, viene privilegiata una didattica basata quanto più possibile su un approccio laboratoriale; la didattica laboratoriale promuove apprendimenti che, non separando l’acquisizione delle conoscenze dallo sviluppo delle abilità, favoriscono il raggiungimento delle competenze. Questa impostazione didattica implica necessariamente un metodo di lavoro fondato sull’apprendimento cooperativo, sulla proposta agli alunni di compiti significativi e reali che ne sollecitino la curiosità, stimolino in ciascuno la capacità di risolvere problemi concreti e che soprattutto sostengano il livello motivazionale. La possibilità di agire ruoli differenti all’interno di un gruppo cooperativo finalizzato al raggiungimento di un obiettivo (la soluzione di un problema, la realizzazione di un progetto, l’elaborazione di una ricerca…) offre inoltre ad ogni alunno il duplice vantaggio di poter maturare importanti capacità di collaborazione sociale in un contesto operativo nel quale esprimere le proprie personali peculiarità.

In questo senso, le tecnologie attualmente disponibili, in primis di tipo informatico e multimediale, ampliano la gamma di strumenti a disposizione di alunni e docenti per rendere il contesto scolastico più dinamico, più stimolante e soprattutto più facilmente personalizzabile, nel rispetto dei diversi stili cognitivi e delle differenti potenzialità di apprendimento.

Una didattica laboratoriale, operativa ed orientata alla cooperazione, facilita inoltre, anzi di fatto implica, una costante e stretta interazione con il territorio, con il “mondo reale” di cui la scuola fa parte rivestendo in esso un ruolo attivo culturale e sociale. L’attività didattica programmata e condotta nelle Scuole dell’Istituto è quindi pensata per:

  • favorire la motivazione all’apprendimento attraverso un approccio al disciplinare concreto e coinvolgente;
  • permettere uno sviluppo più completo della personalità degli alunni conservando e rafforzando la capacità di esprimersi anche con tecniche parallele o alternative al linguaggio verbale;
  • consentire un’acquisizione via via più sicura di metodologie specifiche disciplinari senza peraltro abbandonare il senso di curiosità e di scoperta, che devono sempre costituire la base di una conoscenza efficace e duratura.

Scuole dell'Infanzia

SCUOLA DELL'INFANZIA
QUADRO ORARIO
25 Ore Settimanali
50 Ore Settimanali

 

Nella scuola dell’infanzia il curricolo si articola attraverso i campi di esperienza e le unità di apprendimento.

 

I CAMPI DI ESPERIENZA

Con questo termine si indicano i diversi ambiti del fare e dell’agire del bambino, ogni campo di esperienza possiede i contenuti che favoriscono apprendimenti sempre più sicuri dei bambini:

  • IL SÈ E L’ALTRO: l’educazione ai valori

  • IL CORPO E IL MOVIMENTO: l’educazione psicomotoria, salute

  • IMMAGINI, SUONI, COLORI: esperienze artistiche- musicali- multimediali

  • I DISCORSI E LE PAROLE: la lingua in tutte le sue funzioni e forme

  • LA CONOSCENZA DEL MONDO: esplorazione della realtà - numeri e spazio – interesse dei fenomeni scientifici


Scuole Primarie

SCUOLA PRIMARIA
TEMPO SCUOLA
30 ORE SETTIMANALI
 

 

Nel rispetto della normativa vigente, nella scuola primaria l’insegnamento è articolato nei seguenti ambiti (fra parentesi il monte ore settimanale minimo previsto nel nostro Istituto):

  • Italiano (7 ore)
  • Inglese (1 ora in classe prima, 2 in seconda e 3 dalla classe terza)
  • Storia e Geografia (4 ore)
  • Matematica (6 ore)
  • Scienze (2 ore)
  • Tecnologia (l’insegnamento è condiviso a livello interdisciplinare)
  • Arte e Immagine (2 ore)
  • Musica (1 ora settimanale a cui si aggiungono le ore dedicate, in diverse fasi dell’anno scolastico, alla preparazione di spettacoli, a laboratori espressivi, progetti interculturali e altre attività analoghe)
  • Educazione Fisica (2 ore)
  • Religione Cattolica o Attività alternativa (2 ore); le famiglie degli alunni che non si avvalgono dell’Insegnamento della Religione Cattolica possono chiedere di ridurre di 2 ore la frequenza settimanale

Italiano e Matematica costituiscono ambiti disciplinari fondamentali e l’acquisizione delle relative competenze risulta essere strumentale e necessaria al raggiungimento degli obiettivi d’apprendimento di tutto il complesso delle discipline.
Per questa ragione il monte ore settimanale di Italiano può essere innalzato fino a 9 ore, mentre quello relativo a Matematica può essere incrementato fino a 8 ore, compatibilmente con il monte ore minimo degli altri ambiti disciplinari.


Scuola Secondaria di I grado

Nel rispetto della normativa vigente, nella scuola secondaria l’insegnamento è articolato secondo il tempo prolungato (36 h/settimanali) o tempo normale (30h/settimanali). Sono i genitori, all'atto dell'iscrizione, a scegliere a quale tipo di frequenza oraria settimanale iscrivere il figlio.

SCUOLA SECONDARIA I GRADO    
TEMPO SCUOLA      
TEMPO ORDINARIO SETTIMANALE
Italiano 6
Storia e Geografia 4
Matematica e Scienze 6
Tecnologia 2
Inglese 3
Francese 2
Arte E Immagine 2
Scienze Motoria E Sportive 2
Musica 2
Religione Cattolica/Att. Alternative 1
     

 

 


Il curricolo verticale, elaborato dai docenti dell’Istituto dalla scuola dell’infanzia fino al termine della scuola secondaria di I grado, è finalizzato alla maturazione delle 8 competenze europee basilari, l’acquisizione delle quali costituisce nel contempo la sintesi degli obiettivi didattico-educativi e la condizione per una maturazione complessiva degli alunni.
“Essere competenti” per i nostri alunni significa quindi non solo possedere determinate conoscenze ed abilità (raggiunte nei vari campi disciplinari nel corso del primo ciclo di istruzione), ma anche farle consapevolmente interagire con le proprie attitudini per prepararsi a diventare cittadini attivi, capaci di sempre nuovi apprendimenti, in grado di relazionarsi positivamente con gli altri e preparati ad assumere un ruolo sociale caratterizzato da disponibilità alla collaborazione e condivisione dei valori civili. In quest’ottica, le competenze chiave delineano uno studente - un cittadino - consapevole delle proprie scelte, autonomo nel progettare, realizzare ed esprimersi e capace di comprendere la realtà socio-territoriale in cui vive divenendone fattore positivo di crescita.

Grafica Curriculum di istituto


L’Istituto procede annualmente ad individuare tutte le opportunità formative che integrano, migliorano ed arricchiscono i percorsi didattici nei vari ambiti disciplinari, avendo come prioritario criterio di scelta la potenzialità di ciascun intervento di contribuire al conseguimento delle competenze. 
L'istituto, inoltre, realizza la progettazione dell'ampliamento dell'offerta formativa in funzione del Curriculum di Educazione Civica.


Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD)

Il PNSD è il documento di indirizzo del MIUR per guidare le scuole in un percorso di innovazione e digitalizzazione come previsto dalla Legge 107/2015 – La Buona Scuola

Obiettivi:

  1. Introdurre le nuove tecnologie nelle scuole; 
  2. Estendere il concetto di scuola da luogo fisico a spazi anche virtuali; 
  3. Diffondere l’idea di apprendimento permanente (life-long learning).

Di seguito la presentazione del PNSD, della figura dell’Animatore digitale e del Piano triennale di intervento dell’animatore digitale per il triennio 2016/2019, condivisa con il collegio docenti il 13 gennaio 2016.

Presentazione PNSD

Piano triennale AD per PNSD


La valutazione è il risultato di un’azione sinergica tra i docenti e la scuola, intesa come micro contesto d’Istituto e macro contesto di Istruzione Pubblica; all'interno della rete tesa tra queste diverse componenti, opera la Commissione Programmazione e Valutazione, al fine di ottenere un’applicazione corretta delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo, esaminando regolamenti e norme vigenti in tema di valutazione e raccogliendo e analizzando gli esiti delle Prove Standardizzate INVALSI e delle Prove Parallele.

 

L’Area Valutazione studia e valorizza la valutazione nei diversi contesti educativi e ordini di scuola, esplicita i criteri generali da utilizzare nella pratica valutativa, fornisce servizi e strumenti per la gestione e la lettura dei dati valutativi; inoltre, individua percorsi complessivi coerenti, per obiettivi curriculari e minimi, anche in collaborazione con la Commissione Continuità. Tali percorsi costituiscono uno strumento sia orientativo per le pratiche formative e valutative già avviate, sia operativo per quelle in fase di attuazione: valutazione per competenze, compiti autentici e rubriche valutative, promuovendo la convergenza in un’unitarietà di sistema.


La Funzione Strumentale “Area Valutazione”, nell'ottica della valutazione come atto intenzionale della progettazione didattica che deve costituire patrimonio culturale e professionale di ciascun insegnante e dell’Istituto stesso, favorirà la condivisione degli esiti, degli strumenti e delle “buone pratiche” affinché sia i docenti cresciuti professionalmente in questo Istituto sia quelli neo inseriti possano avere modelli significativi di riferimento e riflessione. A tal fine, analizzerà le esigenze di formazione che emergeranno dal confronto collegiale dei docenti che operano presso l’istituto.


I principi fondamentali a cui si ispira il nostro Istituto comprendono l’uguaglianza per garantire a tutti pari opportunità di crescita, secondo i propri bisogni, e l’inclusione per favorire l’accoglienza delle alunne, degli alunni e dei genitori, valorizzando le differenze individuali, linguistiche e culturali di ciascuno.

Il successo formativo è strettamente collegato alla capacità dell’Istituzione scolastica, in stretta collaborazione con le famiglie degli alunni e con le altre Agenzie con le quali si relaziona ed interagisce, di rilevare i bisogni educativi individuali e di progettare di conseguenza un ambiente di apprendimento finalizzato a rispondervi.

Per perseguire con efficienza questi obiettivi e realizzare concretamente una didattica attenta alle differenze individuali, il nostro Istituto redige annualmente Il Piano di Inclusione, come previsto dalla C. M. n.8/13. Si tratta di un documento programmatorio, predisposto dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione ed approvato dal Collegio dei Docenti, che dà conto del processo di inclusività agito dall’istituto, relaziona in merito agli interventi inclusivi attivati e prospetta le iniziative di miglioramento che intende realizzare utilizzando tutte le specifiche risorse che possiede.

Ogni alunna ed ogni alunno sono destinatari dell’attività finalizzata all’inclusione messa in atto e progettata dalla scuola, ma chiaramente una particolare attenzione è posta nei confronti di coloro i quali manifestano Bisogni Educativi Speciali. L’acronimo “BES” comprende quindi alunni con disturbi specifici di apprendimento, alunni diversamente abili, alunni di provenienza non italiana ed in generale tutti i soggetti che, a causa di peculiari condizioni personali, familiari, sociali, richiedono alla scuola l’attivazione di approcci didattico educativi caratterizzati da un alto grado di personalizzazione.


Per porre completa attenzione all’identità culturale del bambino e della bambina, la scuola è chiamata a porsi in complementarietà e continuità con le esperienze che il bambino compie nei vari ambiti di vita. Il progetto continuità coinvolge l'intero Istituto Comprensivo a partire dall'asilo Nido sino alla scuola Secondaria e per questo motivo i docenti dell'Istituto Comprensivo Galilei hanno ritenuto di particolare rilevanza elaborare delle modalità precise di raccordo tra i vari ordini di scuola, basate sulla condivisione delle finalità formative e delle linee direttrici della pratica didattica e sulla costruzione di coerenza e progressione flessibile tra i curricoli dei vari ordini di scuola.

Questi le finalità e gli obiettivi comuni a tutti gli ordini scolastici:

FINALITÀ

  • Preparare gradualmente il bambino/a al passaggio da un ordine all'altro.
  • Suscitare interesse attorno alla nuova esperienza con attività appositamente progettate

OBIETTIVI

  • Conoscenza della nuova struttura scolastica: ambienti, persone, proposte operative.
  • Formulare delle ipotesi relative alle aspettative.
  • Far emergere possibili paure o incertezze ed aiutarli a dissiparle.
  • Conoscere i “nuovi compiti” che nei vari ordini di scuola vengono richiesti. 

CURRICOLO VERTICALE

L'orientamento è una posizione all'interno di un sistema di riferimento. Ci dice che il proprio verso, la propria direzione, la propria situazione è comprensibile solo avendo presente ciò che abbiamo intorno. Comprendere dove siamo e dove vogliamo andare sono imprescindibili nel crescere, nella vita. Crescere, potremmo azzardare a dire, è un esercizio continuo di orientamento. Cosa serve per sapersi orientare nelle “strade della vita”? Di quali competenze abbiamo bisogno per individuare la nostra strada, per fare delle scelte autonome, efficaci ed in sintonia con quel che siamo? Cosa occorre stimolare nelle nostre allieve ed allievi affinché si orientino nell’esprimere al meglio le proprie potenzialità, destreggiandosi  fra le mille comunicazioni che dal mondo gli vengono?

La capacità di operare scelte critiche nell’adolescente si realizza solo quando, neurologicamente, lo sviluppo delle sue reti neuronali lo consentono. Tale passaggio trova però la propria base nelle esperienze vissute lungo tutta l’infanzia. Esse sono fondamentali e fondanti, determinano la costruzione identitaria e quindi i modus operandi percettivo affettivi, quelli d’apprendimento e quindi della manifestazione di sé attraverso il comportamento.

Ciò rinsalda ovviamente la consapevolezza del valore dell’esperienza che passa attraverso il corpo, indispensabile nell’infanzia  e la necessità che l’apprendimento sia veicolato dalla relazione affettiva, in qualunque grado scolastico, ma offre anche ulteriori spunti per la didattica.

Il sapersi orientare nelle scelte tipiche dell’adolescenza richiede, in fondo, le medesime competenze, espanse e moltiplicate, che sono richieste nell’infanzia per orientarsi in un percorso psicomotorio proposto a scuola e che si traducono in seguito anche in capacità di creare schemi e mappe mentali e concettuali e, in ultima prospettiva, esistenziali.

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